Il ciuccio è uno strumento che si utilizza per molto tempo nella vita di un bambino; è sicuramente uno dei principali strumenti che gli permettono di tranquillizzarsi e di calmarsi.
Soprattutto nei primi mesi di vita il neonato dedica gran parte delle ore di veglia a succhiare e successivamente, nella fase orale, continua ad utilizzare la bocca per conoscere il mondo intorno a sé. Per il bambino quindi succhiare è un atto spontaneo che procura piacevoli sensazioni, sia che si tratti del seno, del ciuccio o del dito. Quindi ciuccio sì o no?
Il ciuccio è un antidoto alla paura e al senso di solitudine che è comune nel lattante, ma anche quando il bambino è più grande. Per questo motivo abituarlo a cercare il ciuccio non è dannoso: l’importante è non abusarne.
Al contrario di quanto si pensa, infatti, un utilizzo contenuto del ciuccio non provoca danni irreversibili né ai denti né alle arcate dentarie, soprattutto se usato entro i tre-quattro anni d’età. Inoltre il ciuccio è senz’altro meno dannoso della suzione del pollice, dal momento che esercita minore pressione sui denti, ed è più controllabile dalla mamma che può decidere quando sospenderlo per non renderne poi troppo difficile l’abbandono.
Il ciuccio è consigliabile in tutte quelle situazioni in cui il bambino si trova in difficoltà, per esempio quando non riesce ad addormentarsi o in caso di coliche gassose.
E’ una sorta di autoconsolazione quando la mamma non c’è, un modo per scaricare la tensione o il mezzo che fa sentire sicuro e protetto il piccolo. E’ sbagliato invece ricorrervi come ancora di salvezza anche quando lui non lo cerca oppure ogni volta che piange.
Mai intingere il succhiotto nello zucchero o nel miele, serve solo a dare una cattiva abitudine al piccolo, abituandolo prima del tempo ai sapori dolci.
Ovviamente all’inizio lo rifiuterà visto che succhiando non sentirà uscire alcun liquido ma con il tempo, a volte molto tempo, riuscirete a farglielo accettare.
Verso i tre anni, quando il piccolo acquista fiducia in se stesso e diventa più sicuro, molti bambini spontaneamente abbandonano il ciuccio, altri invece non vogliono proprio saperne di rinunciare al loro insostituibile compagno di sogni.
E’ impossibile stabilire un momento ideale per smettere di succhiare, che sia valido per tutti i bambini, l’importante è che in nessun caso deve essere una interruzione improvvisa: assolutamente vietato far sparire il ciuccio senza dare spiegazioni al bambino. Aver perso un oggetto così prezioso per lui sarebbe solo un trauma per il piccolo. Per aiutare il piccolino a separarsi dal ciuccio bisogna agire in maniera graduale evitando azioni forzate e coercitive e avere dei piccoli accorgimenti.